I Miracoli del noce
Filo conduttore del percorso è il testo dei “Sequeri”:
“Se cerchi i miracoli,
la morte, l’errore, la sventura, il demonio, la lebbra
fuggono, i malati si rialzano sani.
Il mare si apre, le catene si sciolgono; i giovani e i vecchi
chiedono e ottengono la salute delle membra e
ritrovano le cose perdute.
Si allontanano i pericoli e cessano le necessità …”
Si invitano i partecipanti a seguire un percorso attraverso Camposampiero alla ricerca di “miracoli”, per ritrovare, come indica il testo, “le cose perdute” e forse un po’ se stessi, a partire da una riflessione sullo spazio, fuori e dentro di noi. Ecco allora il teatro, luogo di incontro e di cultura all’interno di una periferia uguale a tante altre, dove è facile perdersi; i corsi d’acqua, che congiungono idealmente il centro storico con il territorio circostante; Contrà dei Nodari, orientata lungo l’asse che va da Padova a Bassano; le torri e il castellotestimonianze della Camposampiero medievale; e infine i santuari, luoghi dello spirito, che ci invitano a una riflessione più profonda su noi stessi e la nostra ricerca interiore. Lungo il percorso la voce narrante racconta la vita e alcuni miracoli di sant’Antonio, fino all’arrivo al santuario del Noce dove finalmente i miracoli si trovano, raffigurati negli affreschi sulle pareti. All’uscita, l’invito a continuare a cercare miracoli, anche nella quotidianità.