RenEU - Sulle orme di Machiavelli

Florence, Tuscany, Italy
3.3km / 1 hr 7 mins

RenEU - Sulle orme di Machiavelli - Cya On The Road

L’itinerario che inizieremo tra poco ripercorre le vicende machiavelliane seguendo un percorso di luoghi fiorentini che possano in qualche modo corrispondere ad alcune importanti tappe dell’esistenza del Segretario. I luoghi che si andranno a visitare hanno un valore storico e artistico enorme, e Machiavelli rappresenta solo un possibile angolo visuale – significativo, ma non necessariamente quello principale e soprattutto non quello più noto – attraverso cui leggerli. Le tappe dell’itinerario vorrebbero però anche essere un punto di accesso per gettare uno sguardo più ampio sul Rinascimento inteso come fenomeno che si trova alle radici della nostra cultura europea; per questo motivo ogni tappa è stata letta secondo alcune categorie concettuali – l’armonia, il conflitto, la dialettica ragione-immaginazione e quella innovazione-stagnazione, il rapporto tra centro e periferia, e quello tra identità e diversità – sviluppate parallelamente anche in altri itinerari, in modo da rappresentarci il versante fiorentino e italiano, distinto nelle sue peculiarità ma non separato dal resto, di un momento della storia e della cultura europea.L’itinerario machiavelliano inizia nel segno di Girolamo Savonarola, che aveva sede a San Marco, perché il frate rappresenta un punto di riferimento essenziale per Machiavelli: in uno dei suoi primi atti ‘politici’ – non ufficiali – di cui abbiamo notizia, una lettera a Ricciardo Becchi del 1498, Machiavelli fornisce proprio informazioni sull’attività del frate. Machiavelli, nell’interpretare i gesti di Savonarola, mostra in atto la tensione tra il momento della ragione, incarnato dalle sue analisi, e quello religioso-immaginario degli atti di Savonarola, che tuttavia, in quanto efficaci, sono conformi a ragione.Nella seconda tappa faremo un passo in avanti fino all’epoca del governo mediceo, e andremo a Palazzo Medici Riccardi dove forse fu rappresentata la Mandragola, la celebre commedia di Machiavelli, in un’occasione solenne. Da un lato emergerà la rappresentazione simbolica del potere politico dei Medici, mentre dall’altro vedremo come l’ambizione politica di Machiavelli si coniugò con la creazione di un piccolo capolavoro della letteratura.Nella terza tappa andremo alla Basilica di San Lorenzo e ritorneremo sulla lettera a Ricciardo Becchi per saggiare l’immagine della donna (e quindi la più emblematica delle diversità, quella di genere) in Machiavelli e nella sua Firenze.Nelle quattro tappe successive, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi, e il Bargello, ci dedicheremo agli anni in cui Machiavelli lavorò per la Repubblica fiorentina, affrontando il problema della rappresentazione simbolico-immaginaria del potere nel nuovo regime, del ruolo delle ‘milizie proprie’ nei conflitti in cui Firenze era coinvolta, e del rapporto tra il potere centrale e le campagne fiorentine. Infine andremo al Tabernacolo delle Stinche e ricorderemo il ritorno dei Medici a Firenze e la detenzione e la tortura di Machiavelli per ragioni politiche.La Casa Buonarroti e Santa Croce ci riporteranno agli ultimi momenti della vita di Machiavelli e alla sua morte: ci soffermeremo sulle fortificazioni di Firenze, di cui si occuparono a breve distanza di tempo Machiavelli e Michelangelo Buonarroti, e dei tremendi conflitti in cui era coinvolta Firenze.L’itinerario si conclude a Palazzo Strozzi in cui è conservato un Fondo machiavelliano che ci proietta verso la fortuna europea di Machiavelli e ci mostra la concreta diffusione delle sue opere, a partire già dal Cinquecento, in Spagna, in Francia, in Polonia e nel resto d’Europa.

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