Saepinum-Altilia
La città romana di Saepinum sorge all'incrocio di due importanti strade: il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che collega il Matese alla costa. L'area occupa una superficie di circa 12 ettari a pianta quadrata, circondata da una cinta muraria reticolata. La cinta muraria fu voluta dall'imperatore Augusto , che diede incarico di costruirla ai due figli adottivi Tiberio e Druso, più per il decoro della città che per impellenti necessità difensive. Lungo la cinta muraria si aprono quattro porte in corrispondenza degli assi stradali principali, il Cardo e il Decumano: Porta Boiano, Porta Tammaro, Porta Benevento, Porta Terravecchia e si ergono 35 torri (delle quali oggi sono visibili solo 27). Le torri sono distanti tra loro circa 100 piedi (30-35 m) ed hanno una disposizione regolare: infatti sono sette nei tratti più brevi e raddoppiano dove raddoppia la cortina e la istanza tra le porte. Il Cardo è la strada principale della città, che unisce Porta Terravecchia a Porta Tammaro, ripercorrendo l'antico percorso che dai monti porta alla fondovalle. Il Decumano è lì'asse viario che unisce porta Boiano e porta Benevento lungo l'antico percorso fratturale. È lastricata con pietre calcaree ed in origine era porticata con un lungo colonnato. Presenta "strisce pedonali" (grosse pietre squadrate per l'attraversamento in caso di pioggia) e ai lati numerose botteghe e fontane.