Per la ricostruzione della Foiano in periodo etrusco e romano, gli elementi principali ruotano intorno agli scavi della necropoli di S. Francesco alla fine dell’Ottocento. Una prima campagna, nel 1879, è realizzata da Giuseppe Capannelli e Giacomo Tèmpora, la seconda, del 1900, è diretta da Gian Francesco Gamurrini. A questo secondo scavo appartengono i reperti di proprietà del Comune di Foiano della Chiana attualmente conservati presso la chiesa-museo della Fratèrnita.Lo scavo ottocentesco interessa oltre sessanta tombe e restituisce oggetti solo in parte identificati che, per lo più, prendono la via del commercio antiquario. Il percorso della collezione è complesso e non tutti i passaggi sono noti, con episodi emblematici del traffico vorticoso e degli interessi che gravitavano attorno alle scoperte archeologiche al volgere del Novecento anche in concomitanza con i nascenti musei archeologici di Chiusi e Firenze.
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