Gubbio, dieci passi nel quartiere di San Martino
Dopo le invasioni barbariche la città di Gubbio fu rico-struita alle pendici del monte Ingino, in alto.Durante il XIII secolo la città fu ampliata verso il basso. Nel 1209esisteva già un borgo nuovo costruito lungo il fiume Camignàno. Nel 1221 questo borgo è chiamato Borgo di San Martino, mentre nel 1246 viene chiamato“VICUS ULTRA AQUAM”. La città era allora divisa in sette parti, ognuna delle quali si chiamava vicus.Questi sono i loro nomi: vicus Curie, vicus Camerarum, vicus Platee, vicus Sancti Andree, vicus Porte, vicus Grizomie e appunto vicus Ultra Aquam. Il primo documento in cui si nomina il quartiere di San Martino risale al 15 giugno 1279. Questo significa che in quella data la città era divisa in quartieri: quartiere di San Martino, di San Giuliano, di Sant’Andrea e di San Pietro. I quartieri prendevano il nome dalle chiese che vi si trovavano.Nel 1344 il quartiere di San Martino, come tutti gli altri, fu diviso in sei contrade. I nomidelle contrade non si conservano più, se non in alcuni casi, mentre i nomi dei quartieri esistono ancora. Lo stemma del quartiere di San Martino è formato da unacorona d’oro in campo rosso. Il simbolo del quartiere, “impresa” è l’ulivo.